INCONTRO CON IL SOTTOSEGRETARIO ALLA DIFESA "IL DOCUMENTO CONSEGNATO DAI DELEGATI : RICCI, FOTI E VOTANO".

27.04.2015 00:16

Gentili colleghi della categoria "GRADUATI" dell'Esercito, in risposta a certi dirigenti che ironizzano sul nostro documento minoritario presentato dai colleghi del COCER Foti, Votano (relatore), Ricci, vi preghiamo anche nel vostro interesse, di condividete e commentate il presente documento.

IL DOCUMENTO CONSEGNATO AL SOTTOSEGRETARIO ALLA DIFESA L'ONOREVOLE DOMENICO ROSSI (ROMA AULA DIAZ 22/04/2015).

1. Impiego e professionalità dei Graduati dell'Esercito, che vivono condizioni di sottoimpiego ormai diffuse dove ad esempio il Graduato che fino al 2007 ricopriva la qualifica di tecnico meccanico di elicotteri, oggi nel 2015 regredisce ad aiuto meccanico;

2. Il naturale passaggio dei Graduati più anziani alla categoria dei Sergenti, in considerazione dell’appiattimento di carriera che subisce un volontario che, si ricorda, esaurisce ogni velleità di progressione automatica di carriera dopo appena 15 anni, a danno di motivazione e posizione economica e come del resto accade pure ai stessi sergenti;

3. Mancanza di concrete opportunità di progressione di carriera, dove la discriminazione all’accesso ai concorsi da parte di personale Graduato con elevata esperienza rasenta l’intolleranza, come l’incomprensibile volontà a non far accedere con riserva di posti i Graduati (a differenza di tutte le altre categorie), al ruolo speciale degli Ufficiali tramite concorsi ordinari e non straordinari;

4. Una politica sui trasferimenti che metta in condizione il Graduato al poter aspirare ad un alloggio o ad un concreto supporto là dove stravolge non solo la sua quotidianità ma quella del suo nucleo familiare;

5. Un’attenta valutazione degli ormai anacronistici effetti dei provvedimenti disciplinari di corpo, che limitano la libertà di circolazione del cittadino esulando da ogni parvenza di giusto processo;

6. Una rivisitazione dei criteri generali che concorrono a formare il punteggio per i trasferimenti;

7. L’introduzione di criteri rigidi e meritocratici che riguardino anche la scelta del personale che si reca in teatro operativo;

8. Una ricollocazione dei reparti militari al Sud dell’Italia considerate le nuove minacce e la vetustà di casermoni ormai privi di ogni funzione strategica;

9. Una chiara politica per coloro che si devono occupare dei propri cari meno fortunati, come i chiedenti o fruitori di legge 104 e c.d. allegato H;

10. Un’attenta riflessione sulle procedure per il ricongiungimento del nucleo familiare e per i richiedenti del c.d. art. 42 bis;

11. La rivisitazione della problematica connessa al’ I.M.C. ed in particolare per criteri e iter atti a verificare e far rientrare il personale militare all’interno dei parametri ponderali indicati dalla direttive di Forza Armata, sono state sollevate da parte del personale rappresentato interrogativi e stati d’animo che fanno emergere forti dubbi e lacune normative in merito all’opportunità di rivedere alcuni parametri giudicati eccessivi e privi di fondamento scientifico. Occorre dunque un vero e proprio cambiamento di “filosofia” atto a preservare e mettere al centro della problematica la persona, aiutandolo in loco, possibilmente con l’ausilio del DSS, degli istruttori ginnico-militari, a seguire un programma sia alimentare che sportivo all’interno delle strutture e in orari di servizio, evitando di porlo in convalescenza con l’obbligo di presentarsi alle visite preposte solo alla scadenza di queste, evitando appunto di lasciarlo solo.

12. Una rivisitazione della circolare che limita i colleghi aventi incarico c.d. di forze speciali, che vengono fortemente penalizzati in merito alla tipologia di incarico, difficilmente ricollocabile in un Reparto per così dire tradizionale pur avendo eventuali punti incrementali ai fini del trasferimento;

13. Un’attenta riflessione sulle procedure per il ricongiungimento del nucleo familiare e per i richiedenti del c.d. art. 42 bis;

14. Un progetto che preveda veri fringe benefits per il personale in un’ottica di miglioramento della qualità della vita;

15. Una vera politica familiare, che tuteli concretamente le nostre colleghe soldatesse e mamme;

16. La risoluzione della problematica dell’invecchiamento inevitabile della Categoria Graduati con relativi contraccolpi alla funzionalità dello strumento stesso;

17. L’apertura di una seria discussione sulle tabelle di equiparazione con la funzione pubblica;

18. L’avvio della Cassa di previdenza per i graduati e della previdenza complementare;

19. La rivisitazione delle indennità accessorie, della distribuzione degli straordinari e la corretta applicazione dell’istituto della reperibilità, oggi oggetto delle più fantasiose interpretazioni atte a non riconoscere l’istituto al personale per lo più dei Graduati;

20. Un adeguamento stipendiale che possa dare respiro alle genti della nostra Categoria, ormai stremate e per certi aspetti fortemente in difficoltà;

21. Il riconoscimento al diritto associativo e sindacale dei militari, ostaggi oggi di una rappresentanza militare ormai superata ed inadeguata a tutelare gli interessi legittimi dei propri rappresentati;

22. Un’attenta riflessione sul numero dei suicidi in Forza Armata e sul fenomeno del mobbing;

23. Un’oculata rivisitazione degli elementi e dell’interrelazione fra vaccini uranio impoverito e tumori a danno di giovani uomini e donne in divisa;
Altre, tante, troppe a nostro avviso, le problematiche e i drammi che attanagliano i nostri fratelli e le nostre sorelle in armi. Palese appare l’ipocrisia di sostenere che lo strumento militare deve mettere al centro la persona, il militare, quando la realtà quotidiana per i nostri soldati e quella appena descritta.

Per quanto concerne invece le sole problematiche oggetto della presente riunione, si ribadisce quanto espresso nel documento di minoranza presentato Al Sig. Ministro della Difesa in occasione dell’ultimo incontro con le Rappresentanze in tema di Legge 244 e decreti discendenti, significando che già 14 mesi fa erano state evidenziate significative problematiche di sistema, al tempo palesemente ignorate se non avversate ed oggi di estrema attualità, stando a quanto appreso dalle indiscrezioni sul contenuto del libro bianco.
Questa per noi non è da considerarsi elemento di soddisfazione ma, qualora ve ne fosse ulteriore prova, è la conferma di come il contributo di taluni Rappresentanti ed in particolare dei firmatari il documento, non è stato valutato, o peggio ancora, si è volontariamente nascosta la polvere sotto il tappeto.
La riprova che una rappresentanza di siffatta maniera non è certamente utile al personale rappresentato.

Si allegano dunque:
Le osservazioni e le proposte da valutare in occasione degli auspicati decreti correttivi dei discendenti di cui la Legge 244/2012, con relative proposte emendative che La signoria Vostra se condividesse potrebbe certamente mettere all’attenzione del Governo;

Il parere del COIR delle FOTER in Materia di Rappresentanza Militare, che qui si intende pienamente condiviso.

La relazione sull’indagine conoscitiva relativa alla condizione del personale militare presentata in occasione dell’ audizione dei Rappresentanti del COCER del X mandato, a firma proprio dell’attuale Sottosegretario alla Difesa Onorevole Domenico ROSSI, (al tempo Presidente del COCER INTERFORZE), presso la IV Commissione Difesa del Senato.

C.M.C.S PIETRO RICCI; C.M.C.S.
Girolamo FOTI C.M.C.S.
C.M.C. (RELATORE) MARCO VOTANO;

Roma 21/04/2015