VERSO IL SINDACATO MILITARE

18.08.2014 17:06

Care amiche e cari amici;

una rappresentanza seria e trasparente, credibile ed affidabile, a livello base " COBAR", periferico "COIR", e centrale "COCER", può riprendere il dialogo con le parti sociali con le altre sezioni della rappresentanza militare, con gli organi di stampa, con la stessa amministrazione e con la politica. 

Io credo in una rappresentanza "diversa", "indipendente", "rinnovata", per costruire il futuro occorre rottamare coloro che diventano un ostacolo alla nostra rivoluzione democratica all'interno della "rappresentanza militare", per il futuro il rinnovamento va costruito con delegati motivati, dinamici, esperti, donne e uomini , giovani e meno giovani, disposti a costruire uno strumento militare efficente, democratico, rispettoso della libertà di pensiero, aperto al confronto diretto con il personale, che coinvolga tutti nessuno escluso.

Persone capaci di assumersi responsaiblità senza scaricarla sugli altri, per nascondere i propri limiti.

Coloro dovranno vivere questo cammino verso la rivoluzione democratica nel nostro interno, dovranno assumere questo impegno con onestà è dedizione.

La nostra missione porterà giustizia ai colleghi, in particolare coloro che hanno famiglia e che con fatica arrivano a fine mese, e non per ultimo, la salvaguardia della salute e della sicurezza del personale impegnato sul campo "in teatro operativo".

Noi donne e uomini della rivoluzione pacifica e democratica, abbiamo il dovere di pretendere dall'amministrazione, maggiore chiarezza e garanzia sul nostro futuro, sul futuro dei precari, devono onorare, rispettare i nostri diritti, la nostra professionalità, non siamo delle macchine, siamo degli esseri umani nel tempo usurati per il nostro dovere.

Non possono rottamarci nel tempo con circolari ai limiti dei diritti umanitari.

Per ottenere questi diritti, dobbiamo insistere per ottenere una rappresentanza militare totalmente diversa, adeguata ai tempi moderni.

Le nostre armi sono : la costituzione italiana e le carte dei diritti dell'uomo a livello internazionale"

Occorre compiere tutti insieme piccoli passi ma sostanziali.

Astenetevi da coloro che nelle vostre caserme denigrano la mia immagine per scopi ben precisi ovvero " frenare la nostra civica rivoluzione democratica è pacifica".

Io porto avanti le mie idee, lascio ad altri lo strumento del pettegolezzo.

Voglio rendervi partecipi della "rivoluzione", andrò a partire da settembre in giro per l'Italia,dove ci sarà qualcuno che mi accoglierà, perchè voglio che tutti riscoprano il contatto umano, da sempre ostacolato dalla burocrazia della nostra lenta amministrazione, diffindente al rinnovamento.

Forse qualcuno non vuole perdere certi privilegi.

Girolamo Foti