APPUNTI QUOTIDIANI - COMUNICAZIONE 01/2015

05.11.2015 07:05
Roma 05/11/2015
 

Illustri ONOREVOLI

Io penso che una rappresentanza seria e trasparente, credibile ed affidabile,  può riprendere il dialogo con le parti politiche ,  attraverso “ la pianificazione di un progetto comune” , ovvero la "specificità" delle nostre Forze Armate e la riforma della rappresentanza militare di tipo sindacale. 

Già dal precedente mandato “ nel mio piccolo” mi sono battuto per una rappresentanza  adeguata ai tempi moderni e messa finalmente in sintonia con i valori e i diritti che la Costituzione italiana e le Carte dei diritti dell’uomo a livello internazionale riconoscono.

In questi tempi è fondamentale di crisi, fare qualcosa per gli altri  in serenità, attraverso una  politica di partecipazione e coesione sociale, unendo solidarietà e competenza.

Da qualche tempo ho rinunciato alla lotta di classe , alla guerra tra i poveri , sia all’interno della rappresentanza che nelle mura delle caserme .

Anche se ho subito un brutto accanimento disciplinare senza precendenti attraverso una serie di provvedimenti disciplinari che i miei legali considerano "risibili", anche la rappresentanza militare dopo un lungo silenzio ha deliberato in merito.

In occasione del mio insediamento al COCER ESERCITO XI° MANDATO  , ho già ribadito ai vertici militari e politici, che bisogna distinguere il servizio dalla rappresentanza militare, non per ultimo "nessuno all’interno della forza armata dovrà sentirsi figlio di un Dio minore".

MA QUESTO NON AVVIENE, ALL'INTERNO DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE C'E' DISPARITA' DI TRATTAMENTO.

La professionalità, l’impegno, il sacrificio attraverso la partecipazione favoriranno il superamento delle logiche obsolete finora imperanti. 

La mia idea di rappresentanza è molto semplice, ed è attuabile.

Parte sempre con l’attenzione alla realtà e mai dimenticandomi della dignità umana, voglio compiere passi piccoli ma sostanziali.

Un cammino che parte dalle nostre condizioni di vita.

Ma a camminare dobbiamo essere tutti quanti, farlo insieme “in particolare con tutte le componenti politiche della Commissione DIFESA”.

Io sono in marcia già dal mese di giugno .

Tanti miei colleghi ogni giorno rischiano la vita per il paese nei vari teatri operativi del Mondo, altri sono rimasti feriti, ammalati, altri ancora non ci sono più. 

Il nostro è un lavoro diverso da tutti gli altri usuranti e pericoloso .

  • Non si possono tagliare enormi risorse al personale “ specialmente nei riguardi del personale”.
  • Non posso è non possiamo accettare l’idea del Militare usa è getta. 
  • Non posso è non possiamo accettare la de-professionalizzazione del personale che matura una certa anzianità di servizio;

Quando qualche membro dell’attuale "Governo" ricorda l’esigenza di tagliare la spesa pubblica , dovrebbe farsi un viaggio in Afghanistan per toccare di persona le condizioni di pericolo che versano i miei colleghi, si dovrebbero mettere la mano nella coscienza , “ pensando all’impiego delle nostre Forze Armate in soccorso delle popolazioni colpite dal terremoto, emergenza rifiuti, città sicure, l’operazione vespri siciliani”.

Inoltre vorrei spendere due parole a favore dei nostri giovani soldati “i  cosidetti precari”, come possiamo privarci di questi colleghi  ? “ addestrati”, “specializzati”, che hanno donato la loro giovinezza alla Patria, adesso dopo cinque /sei anni si potrebbero ritrovare in mezzo alla strada .

Di seguito le riporto alcune istanze a favore del personale che rappresento da proporre in occasione della prossima concertazione.

  1.      REVISIONE DEI PARAMETRI: sollecitare il Governo a intraprendere una concertazione economica “urgente” a favore della base, rivedendo i parametri  degli stipendi, che oggi condannano gravemente il ruolo dei graduati in servizio permanente rispetto alle altre categorie, considerando che da 1CM  a CMCS siamo sempre 5° livello, a differenza di sergenti, marescialli ed ufficiali che variano a partire dai gradi apicali;
  2.      REVISIONE IMMEDIATA DEGLI ASSEGNI DI FUNZIONE: è opportuno che vengano ridotte le distanze degli assegni di funzione a 17 anni di servizio tra la categoria dei graduati e dei sergenti, che ammonta a circa 430 euro, mentre il distacco tra il sergente e il maresciallo è di 35 Euro circa;

PROGRESSIONE DI CARRIERA

3.   RIORDINO DELLE CARRIERE: le categorie Graduati e Sergenti devono poter avere maggiori spazi di carriera, ad oggi impantanati. Si propone un transito o uno scatto automatico, rispettivamente, dal grado apicale di caporal maggiore capo scelto a sergente e da sergente maggiore capo a maresciallo (creando un ruolo speciale dei marescialli), al fine di armonizzare le due categorie e ridurre il malcontento del personale tenendo conto anche dalla ex legge 958;

Cordialmente 
GirolamoFoti        
 

(Ai sensi dell’Art.21 della costituzione) Lettera consegnata a titolo personale da Girolamo Foti (Delegato Nazionale del Cocer Esercito X° e XI° mandato) in occasione della visita dell’On. Giampiero Cannella “membro della Commissione Difesa alla Camera” al 46° RGT – di Palermo