SBLOCCO DEGLI STIPENDI # LA MIA MISSION... A CURA DI GIROLAMO FOTI (DELEGATO COCER)

23.09.2014 20:38

Sblocco degli stipendi #

Il mio punto di vista.

PRUDENZA, PROTESTA, PROPOSTE.  Le tre (P), sono diventati il simbolo del mio impegno a 360° sulla questione del blocco stipendiale, che nel tempo ha impoverito il personale che mi onoro di rappresentare.

Tutto parte il 15 luglio 2014, in Commissione Difesa al Senato si trattava la questione della riforma delle capitanerie di porto, a quel punto chiedo d’intervenire,esco volutamente fuori argomento per sollecitare alla politica maggiori attenzioni sulle condizioni di vita sociale ed economica del personale militare. (Guarda il video del mio intervento https://www.facebook.com/video.php?v=10204474674217602), il giorno dopo lanciai l’idea di manifestare il nostro dissenso attraverso dei presidi.

Iniziativa che venne accolta in un primo momento da Alessandro Casertano (PND) che si offrì di coordinare l’evento, passo dopo passo l’idea del presidio su Roma, si concretizzava grazie al brillante lavoro “epocale” svolto da Rocco Gallo nel gruppo “sblocchiamo gli assegni di funzione”,e il gruppo “siamo tutti cretini”.

A quel punto visto che finalmente qualcosa si muoveva dalla base, mi sono interamente dedicato al mio ruolo di rappresentante.

Nel mese di settembre, una dichiarazione infelice di uno dei membri dell’attuale Governo, prospettava il blocco degli stipendi per il pubblico impiego per il 2015 .

Eppure in campagna elettorale “EUROPEE 2014”, c’era chi diffondeva la notizia di un possibile sblocco degli stipendi a partire dal mese di ottobre 2014.

A quel punto in pompa magna le rappresentanze militari è buona parte dei sindacati annunciavano un possibile sciopero.

Notizie che sconvolse l’autoritario è poco autorevole premier Matteo Renzi.

A quel punto il giorno dopo parte la ritirata delle rappresentanze militari è sindacali, che incontrano i vari gruppi parlamentari (tra cui i colpevoli principali del blocco salariale come quelli del centro destra)

Ed iniziarono a diffondere comunicati distensivi per il personale, addirittura, qualcuno dal suo planetario annunciava possibili vittorie.

Nel frattempo cresce il malessere ed i gruppi di facebook, lanciano ufficialmente l’dea della manifestazione del dissenso il 24 settembre 2014 a Roma in piazza Santi Apostoli, iniziativa organizzata dalla base senza bandiere politiche è sindacali.

Ed iniziarono una serie di comunicati strumentali delle varie rappresentanze militari è sindacali, verso questi gruppi spontanei organizzati.

A quel punto stanco delle false aspettative diffuse in rete dalle rappresentanze militari è sindacali, che peraltro furono smentite dall’interrogazione parlamentare sulla questione del blocco stipendiale al Ministro della Difesa Pinotti, che prudentemente rispondeva che il governo stava cercando le risorse per sbloccare gli stipendi, successivamente la stessa posizione veniva confermata dal Ministro Alfano, non per ultimo dai lavori della Camera.

Quindi da un lato c’era la buona volontà del Governo per trovare le risorse per sbloccare gli stipendi, ma non c’erano sono chiari impegni per sbloccare queste risorse.

Quindi per rispetto del personale che rappresento rispetto ad altri colleghi del COCER,assumevo una posizione “prudente”.

Per il dissenso “la protesta” ho scelto la base, poiché ho provato tantissima amarezza nelle parole scritte in quei comunicati stampa delle rappresentanze militari è sindacali che approfittando della loro posizione cercavano in tutte le maniere di sminuire una manifestazione che parteiva dalla base.

A quel punto ho preso le distanze dalla rappresentanza a partire dalla mia sezione.

Quindi a testa alta insieme ad una settantina di persone che hanno risposto al mio appello, ho partecipato attivamente alla manifestazione del dissenso del 24 settembre a Roma in piazza Santi Apostoli.

Che colgo l’occasione di ringraziarli.

Quindi considero vincente la scelta della base di manifestare in piazza il proprio dissenso in maniera civile, a differenza di coloro che hanno abusato del proprio ruolo per fare i ruffiani con le parti politiche.

Abbiamo messo all’angolo le varie consorterie di destra e di sinistra, che per troppo tempo questi utili idioti dei politici, hanno contribuito attivamente al blocco dei nostri salari.

La piazza risponde non tanto al governo, ma soprattutto alle consorterie di destra e di sinistra, siamo stanchi di questi luridi giochetti di potere.

Escono vincenti i gruppi di facebook “sblocchiamo gli assegni di funzione e siamo tutti cretini”, il resto è noia.

Non contenti, leggo nella mia posta elettronica una serie di e-mail inviati da un sindacalista della Polizia che ironizza sull’iniziativa del 24 settembre, ho provato tenerezza per questa persona terribilmente “mediocre”, poiché mi è apparso di comprendere che rosicava, e rosicava alla grande, dovreste leggere che scriveva.

Adesso partiamo dalle “proposte” ho sollecitato alla politica di verificare meglio la possibilità di utilizzare il patrimonio dei beni confiscati alla mafia che ammontano a circa 80 miliardi di euro. Un potenziale patrimonio che potrebbe riscattare il nostro paese dalla crisi. Per quanto riguarda le rimanenze dei fondi sul riordino delle carriere, questo capitale si dovrebbe spalmare esclusivamente ai contrattualizzati. Ovviamente in tutti i miei incontri pubblici con i vari gruppi parlamentari ho battuto i pugni nel tavolo gridando “io non mi vergogno di chiedere l’aumento degli stipendi, bloccati dal 2011”.

Non per ultimo penso di aver svolto un’ottima attività mediatica cercando di far conoscere alla politica ai mass media che all’interno della rappresentanza non ci sono solamente i generali, ma anche i graduati, portando la nostra voce all’ansa,  tg sky 24, l’Espresso, il Tempo, Libero quotidiano, (puoi visualizzare il tutto nel mio blog www.girolamofoti.it).

Per quanto riguarda il mio confronto con il Senatore Maurizio Gasparri, scusatemi, ma c’è poco da ascoltare colui che era nel Governo Berlusconi, ed è uno dei responsabili dell’attuale blocco dei salari, voluto dalla finanziaria di Tremonti con l’approvazione ad unanimità di tutti i Ministri di quel governo. Quindi io prendo le dovute distanze da coloro che hanno tradito la  nostra fiducia. Quindi si mettano la mano nella coscienza :Berlusconi,La Russa, Alfano, Maroni, Calderoli,Meloni, Cirielli, Crosetto, Brunetta, Sacconi, Fini, ecc. TUTTI COLPEVOLI DEL BLOCCO DEGLI STIPENDI, DEI TAGLI AL COMPARTO DIFESA E SICUREZZA, DELLA CRESCITA DEL PRECARIATO NELLE FFAA, DEL BLOCCO DELLE ASSUNZIONI.

Di cosa devo discutere con questi politici ?

Per quanto riguarda la sinistra li condanno per non aver assunto posizioni contrarie alla macelleria sociale imposta da quel governo.

Con quale coraggio certi delegati incontrano queste persone.

Ora dopo che hanno distrutto il nostro futuro, vengono incontro a noi per aiutarci.

Alla larga dal sottoscritto.

                                                                                                                        Un caro saluto da Girolamo Foti